È dedicata a Eugenio e Guglielmo Werndorfer e a Elena Schwarzenberg, deportati nel campo di sterminio di Auschwitz il 20 febbraio del 1944 e lì uccisi, la Pietra d’inciampo che è stata collocata il 12 ottobre davanti alla loro ex abitazione, sita in via Zagrebačka 19, nell’area dei Mercati cittadini. La posa della targhetta, alla quale hanno partecipato la vicesindaco di Fiume, Sandra Krpan, i membri delle famiglie Werndofer e Schwarzenberg, quelli della Comunità ebraica di Fiume, il rabbino Luciano Moše Prelević e il coro “Fratellanza” della Comunità degli Italiani, è stata realizzata su iniziativa della nipote dei succitati Elena e Guglielmo, Aurelia Werndorfer.
Si ricorda che la prima pietra d’inciampo venne installata a Fiume nel 2013 (in via Ante Starčević) e, fino ad oggi, ne sono state posizionate 14 (rintracciabili anche sull’applicazione Rijeka Fiume in flux): 3 in via Blaž Polić 6, 6 in via Moša Albahari 17 e 1 in via Slaviša Vajner Čiča (tutte e tre nel 2019). Il progetto inerente alle stesse, originariamente dette Stolpersteine in tedesco, è stato ideato nel 1996 dall’artista tedesco Günter Demnig e dalla Nuova associazionje artistica di Berlino. Lo stesso viene portato avanti in tutta Europa per commemorare le vittime dell’Olocausto.
In occasione del succitato evento, la signora Aurelia Werndorfer è stata ospite della SMSI, dove si è rivolta agli alunni della IIa e IIm per raccontare loro il suo percorso di vita.
Comunicato stampa
Dalla Voce del Popolo del 22 settembre
Com’era purtroppo ampiamente prevedibile il calo della popolazione complessiva della Croazia di quasi il 10 per cento ha avuto un impatto non indifferente anche sulla consistenza numerica delle minoranze nazionali. I dati definitivi del Censimento del 2021, diffusi oggi dall’Istituto nazionale di statistica (DZS) non fanno altro che confermare un trend discendente che va avanti del resto, con qualche rara eccezione, già da un paio di decenni a questa parte. Se guardiamo i dati del Censimento dall’ottica dell’appartenenza nazionale, gli italiani rappresentano questa volta lo 0,36 per cento della popolazione del Paese, mentre nel 2011 erano lo 0,42 per cento e nel 2001 lo 0,44 p.c. In termini numerici i cittadini che si sono dichiarati di nazionalità italiana stavolta sono stati 13.763; dieci anni fa erano 17.507, mentre nel 2001 erano stati 19.636. In calo anche i cittadini che si sono dichiarati di madrelingua italiana: stavolta sono stati 12.890, dieci anni fa erano 18.573 mentre vent’anni fa erano stati 20.531. Balza all’occhio, inevitabilmente, che per la prima volta nel Censimento del 2021, il numero dei cittadini di madrelingua italiana è inferiore al numero di quelli di nazionalità italiana.
Nella sezione "raduni" il programma dettagliato
Seguendo il link https://youtu.be/x4DRHXaTVD8 potete visualizzare il video
11 ottobre 2022 a Genova - Locandina definitiva
Periodico mensile dell' Associazione Dalmati Italiani nel Mondo - Libero Comune di Zara in Esilio.
E' uscito il numero 118a di agosto 2022. Per leggerlo online recarsi al sito dalmatitaliani.org
Il Comitato di Genova della Società Dante Alighieri, con la collaborazione dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo, dellaComunità degli Italiani di Fiume e della Biblioteca Civica Berio, organizza il
CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI
ESULI FIUMANI IN LIGURIA E ALTRO: STORIA E LETTERATURA
Genova, martedì 11 ottobre, sala dei Chierici della Biblioteca Berio, via del Seminario 4
ore 9
Franco Papetti, presidente dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo
Introduzione. Il concetto di esodo
Melita Sciucca, presidente della Comunità degli Italiani di Fiume
Ricomposizione della “fiumanità” dopo gli anni difficili del dopoguerra
Petra Di Laghi, dottoranda dell’Università Vanvitelli di Caserta
L’esodo fiumano in Liguria
Marco Martin,professore di Lettere classiche al liceo Colombo di Genova
Fiume. Città multiculturale tra '800 e ‘900
Abdon Pamich, marciatore medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1964
Ricordi genovesi di un olimpionico fiumano
Rosanna Turcinovich Giuricin, direttrice della “Voce di Fiume”
Dall’archivio della “Voce di Fiume”: storie e riflessioni di Fiumani in Liguria
Sandro Pellegrini,storico
La Liguria; terra d’accoglienza per i profughi giuliano-dalmati
Damir Grubiŝa
Diario di un diplomatico
ore 15
Silvio Ferrari, già professore di Lingua e Letteratura Serba e Croata all’Università di Genova
Fiume nelle pagine degli scrittori croati: Viktor Car Emin e Nedjeljko Fabrio
Diego Zandel, scrittore
Comisso, dopo Fiume a Genova, tra Mario Maria Martini e Il delitto di Fausto Diamante
Elvio Guagnini, professore emerito di Letteratura Italiana all’Università di Trieste
Verso una “nuova moralità confinaria” e oltre. Sulle “testimonianze” di Gino Brazzoduro, poeta, saggista e mediatore culturale
Roberto Ruspanti, professore di Lingua e letteratura ungherese dell’Università di Udine
Paolo Santarcangeli: la limpida fedeltà delle parole
Francesco De Nicola, presidente del Comitato di Genova della Società Dante Alighieri
Il mio Morovich: uno scrittore surrealista genovesizzato con la realtà di Fiume nel cuore