Convegno letterario a Fiume 31/10/2025
Comunicato stampa
Convegno a Fiume sulla Letteratura fiumana
Alla ricerca di noi stessi
in una nuvola di pensieri
La lista si va ingrossando: dopo Osvaldo Ramous nel 2024 (che a sua volta era stato preceduto da Enrico Morovich, Franco Vegliani, Paolo Santarcangeli) ancora una cometa si aggiunge all’universo della letteratura fiumana “in cofanetto”, autori fiumani italiani da riscoprire, tradotti anche in croato. L’impegno internazionale (Italia, croazia, Ungheria e Canada) nella divulgazione della letteratura fiumana è a cura dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo, della Comunità degli Italiani di Fiume e del Dipartimento di Italianistica della facoltà di Filosofia di Fiume.
Il quinto volume, intitolato “Fiume città nuvola, polvere dei nostri pensieri” verrà presentato a Fiume nel corso del convegno del 31 ottobre 2025 nella Sala consigliare della città per continuare, nel pomeriggio, presso la Sala delle Feste di palazzo Modello sede della CI.
Si tratta di un inedito, ovvero il carteggio tra Gino Brazzoduro e Paolo Santarcangeli dal 1981 al 1984. Un arco temporale che permette di conoscere il pensiero di questi due grandi scrittori che dialogano tra di loro coinvolgendo “amici” come Biagio Marin, Leo Valiani, Enrico Morovich, citando Claudio Magris, Fulvio Tomizza e tanti tanti altri.
Tutto nasce un anno fa, dalla ristrutturazione della sede dell’AFIM a Padova. Dagli scaffali impolverati fecero capolino libri e documenti, ritratti e materiale d’archivio di varia provenienza, tra questi alcuni fascicolatori lasciati in custodia da tempo.
All’interno le lettere che Paolo Santarcangeli (Torino) e Gino Brazzoduro (Genova/Pisa) si scrissero in una fitta corrispondenza iniziata nel 1981 su suggerimento di padre Sergio Katunarich (Milano) che li conosceva entrambi ed aveva intuito che tra i due potesse nascere un’empatia esclusiva e proficua. Così è stato, hanno continuato a corrispondere regolarmente ogni due settimane fino al 1989, anno della scomparsa di Gino Brazzoduro per malattia.
Il libro si ferma al 1984 per scelta del curatore Rosanna Turcinovich Giuricin (la traduzione in lingua croata è del docente Damir Grubisa, già ambasciatore di Croazia a Roma) evitando così di pubblicare un volume di mille pagine, rimane l’impegno a continuare nei prossimi anni per completare l’opera e il loro messaggio. Perché?
Il dibattito che cresce nelle lettere dei due autori riguarda l’identità, le radici, l’appartenenza espresse in prosa e poesia. Ad un certo punto Gino ha un’illuminazione, stringe un brandello di verità: Fiume ormai per noi – scrive – è una città nuvola, dove si posa la polvere dei nostri pensieri…
E’ una rivelazione che emoziona e stordisce e che si declina in mille modi nelle sue poesie che fanno parte del libro stesso alla ricerca del chi siamo: “lo stesso esilio – scrive Gino – per chi parte e per chi resta”.
Si restituisce dignità ad un popolo che l’esodo ha costretto a costruirsi nuove identità dentro le nuvole, sopra la città “inesistente”, complici, spesso irritati dalle loro stesse scoperte, perché la chiarezza, la lucidità, la limpidezza possono fare male ma sono necessarie per superare la solitudine e sapere che nella parola ci si riconosce in tanti “veterani di fughe mancate” come in un verso di Ramous.
Al convegno, dopo i saluti di Franco Papetti (AFIM), Enea Dessardo (CI) e Corinna Gerbaz Giuliano (Dipartimento di italianistica) ne parleranno: il curatore ed il traduttore, Turcinovich e Grubisa; Gianna Mazzieri-Sankovic, Cristina Benussi, Elvio Guagnini, Francesco De Nicola, Pericle Camuffo, Johnny Bertolio, Corinna Gerbaz Giuliano e, da remoto Giovanni Stelli, Simona Nicolosi e Konrad Eisenbichler che chiuderanno nel pomeriggio il convegno. Moderatori Diego Zandel e Florinda Klevisser. La giornata di studio terminerà con la lettura delle poesie di Gino Brazzoduro ad opera dei ragazzi della Scuola Media Superiore Italiana di Fiume diretti da Rina Brumini.
Ufficio stampa AFIM
Rosanna Turcinovich Giuricin
Per info: 0039 3409523626





